I miti greci sono molto affascinanti e hanno influenzato la storia successiva in modo profondo. Nel tardo cinquecento per esempio il Tintoretto dipinge “L’origine della via Lattea” dedicato a un mito molto famoso di cui esistono tante versioni. Si tratta della storia di Eracle, nato dalla unione di Zeus con Alcmena, bella e virtuosa compagna di Anfitrione che Zeus era riuscito ad ingannare assumendo le sembianze di Anfitrione.
Era, seccata per l’ennesimo tradimento di Zeus, vedeva in malo modo il nuovo nato ma (sempre secondo una delle versioni, i racconti differiscono) Zeus durante il sonno di Era permette a Eracle di abbeverarsi al latte materno della dea, la quale si sveglia (forse per la violenza della poppata di Eracle) e lo scaccia in malo modo. In quel momento delle gocce di latte si disperdono andando a formare la via lattea mentre altre cadono al suolo dando vita a un fiore delicato, il giglio.
È interessante notare come i miti permettessero ai greci di spiegare il mondo che li circondava e che osservavano innalzandolo a origini divine, una visione sicuramente affascinante.