Cremona Magazine.
Notizie, Storia, Attualità ed Eventi

cover image

Per rispondere all'interrogazione scritta del Consigliere Carassai si precisa quanto segue:

1)   Il Piano del Decoro è espressione della volontà dell'Amministrazione per sviluppare un sempre maggiore coordinamento tra le diverse azioni che gli assessorati e uffici dell'Ente mettono in atto attraverso l'istituzione di un tavolo tematico dedicato. All'interno del Piano del Decoro sono individuate le diverse azioni che l'Amministrazione intende porre in atto per migliorare la vivibilità degli spazi pubblici sotto il profilo manutenti"o e sotto il profilo della fruizione di questi ultimi. Le azioni individuate ricadono sotto diverse competenze dell'Ente e sono governate da diversi assessorati e uffici comunali competenti. Il Piano del Decoro vedrà elementi legati ai temi manutentivi della città uniti a nuovi aspetti di carattere normativo e progettuali aggiornati e rimodulati in base alle esigenze che la cittadinanza e le diverse componenti sociali rappresentano all'Amministrazione.

2)  Con delibera di Giunta n°30 del 12 febbraio 2025 sono stati individuati i tavoli tematici per l'esercizio delle competenze trasversali a più assessorati.

All'interno della delibera è ripercorso tutto l'iter amministrativo che ha portato all'individuazione anche del tavolo tematico "Decoro". Dalla nomina degli assessori con relative deleghe fino appunto all'istituzione dei tavoli tematici.

Il tavolo è così composto:

Ass. Simona Pasquali Ass. Paolo Carletti Ass. Santo Canale

Ass. Francesca Romagnoli Ass. Luca Burgazzi

Dirigente Polizia Locale Comandante Luca lubini Dirigente Ambiente Marina Venturi

Dirigente AEM Annalisa Bonini Coordinatore Politico

Ass. Luca Zanacchi Referente tecnico

Dirigente Verde e Mobilità Sostenibile Emanuele Stoppa

 3)   Nelle fasi di strutturazione del Piano del Decoro sono emerse alcune azioni sulle quali l'Amministrazione si è attivata subito a inizio mandato che risultano essere parte integrante del piano. La costruzione del bilancio con l'allocazione delle risorse necessarie alle manutenzioni in capo ad AEM S.p.a. attraverso il contratto di servizio, l'iter amministrativo per la limitazione del proliferare di open shop h 24, la strutturazione del piano asfaltature, il piano potature e abbattimenti assieme al piano piantumazioni, la contrattualizzazione da parte di AEM delle manutenzioni ordinarie su strade e aree verdi della città, il finanziamento e la progettazione della riqualifica di parte dei giardini di piazza Roma (montagnole), l'incarico esterno per la riqualifica di tutti i giardini di Piazza Roma, le fasi propedeutiche alla strutturazione del nuovo bando per la gestione dell'illuminazione pubblica, il monitoraggio del PUMS e la programmazione delle azioni strategiche in esso contenute, la destinazione di specifiche risorse al Distretto Urbano del Commercio (DUC) per sviluppare progetti e interventi mirati al recupero di aree del centro storico attraverso specifiche manutenzioni e interventi di riqualifica, la nuova ordinanza ZTL e ZP, la tutela dei Giardini Pubblici Papa Giovanni Il durante gli eventi pubblici e di intrattenimento, la progettazione della riqualifica della cartellonistica turistica nel centro storico, la programmazione degli interventi di raccolta e gestione dei rifiuti unitamente alle azioni programmate per i diversi lavaggi delle strade sono alcuni esempi di azioni già in essere contenute nel piano del decoro.

 4)  Gli obbiettivi del piano si ritrovano nella necessità di governare al meglio tutti gli interventi manutentivi, siano questi di carattere ordinario o straordinario, incentivare il coordinamento degli stessi anche con le azioni di carattere normativo e progettuali che l'Amministrazione intende sviluppare durante il mandato amministrativo. Andando a distinguere per ogni area della città le priorità che il tessuto urbano e sociale evidenzia, il piano ha l'obbiettivo di ottimizzare tempi e risorse a beneficio della comunità, armonizzando gli interventi strutturali e consueti con le operazioni di manutenzione e lo sviluppo di progettualità che mirano alla riqualifica degli spazi pubblici e ad una maggiore vivibilità degli stessi.

 5) Il piano, dopo la prima convocazione del tavolo decoro e-il passaggio in Giunta, verrà condiviso con la commissione competente.

 6) Gli strumenti amministrativi che definiscono il perimetro dell'azione del piano sono le linee di mandato, il DUP e tutti i regolamenti comunali che intervengono sulle tematiche del piano.

7)  Dopo la sua approvazione in Giunta e il passaggio in commissione tutta la documentazione sarà pubblica.